Una Storia
Una testimonianza personale che racconta di come il Maestro, il Signore Gesú, è parte integrante di tutto.
La mia storia
Ripensandoci, credo che uno dei motivi per cui oggi sono qui a scrivere è che GESÚ HA DIMOSTRATO DI CONOSCERMI.
Ho capito che non era un invenzione umana… la sua storia. Clicca il video.

In quanto essere umano, riconosco di avere dei limiti molto grandi per quel che riguarda la mia capacità di incidere nelle cose che esistono, per meglio dire: in ogni cosa.
Riconoscerlo non è un segno di debolezza, ma di sincerità.
Sono una persona, che pur non meritandolo, è tornata al Padre senza poter presentare alcun punto a suo favore ma solo cercando il suo amore. Riconobbi e dissi al Signore: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Per quello un giorno ho deciso di tornare a casa.
Quella è stata e continua ad essere la migliore decisione della mia vita.
Come la storia nel vangelo di Luca, nel capitolo 15 versi 11-23,
Partì e si incamminò verso suo padre.
E poi la meravigliosa reazione del Padre dopo aver ascoltato e visto suo Figlio.
Osserviamo insieme: il Padre è così felice che, commosso, addirittura gli corse incontro - non poteva aspettare che arrivasse a casa, era felicissimo di riaverlo con lui! Non gli importava più del passato, non aveva rancore verso suo figlio, ma era pronto a riabbracciarlo e condividere il futuro con lui, a casa.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
"Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa."
Sono una persona che fu profondamente colpita dal fatto che qualcuno potentissimo, ricchissimo e grandissimo avesse scelto di rinunciare alle sue comodità perché il suo amore per gli altri era più grande di tutto. E le parole che pronunciava? Non era soltanto un bravo comunicatore come gli altri che avevo conosciuto!
Posso dire che l'effetto provocato della lettura delle sue parole sono state una cosa realmente straordinaria in me!
Decisi di studiare le sue parole a fondo e ancora continuo a farlo e ti dico che non smetto di meravigliarmi ogni giorno!
Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Vangelo di Matteo capitolo 5 versi 38-48
Parole pronunciate da Gesù, libro Apocalisse capitolo 3 verso 20
"Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me."

Studiare la Bibbia è importante, ma lo studio non deve essere fine a se stesso.
Per Gesù, il Maestro, non è questo l'obiettivo finale.
Il vero scopo dello studio è che conosciamo GESÚ CRISTO personalmente.
Lui DESIDERA che abbiamo una relazione diretta con Lui dove lo riconosciamo come Assoluto ed unico Signore delle nostre vite.
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